«L’epilogo verso il quale sta volgendo la vicenda della ex Mabro – sottolinea il presidente Leonardo Marras - dimostra quanto avessero ragione coloro che non si fidavano dell’attuale proprietà. Oggi, infatti, appare purtroppo evidente che a settembre si dovrà discutere degli esuberi e di come salvare il salvabile, nella speranza che l’azienda possa sopravvivere in virtù della ristrutturazione.
La Provincia, condividendo la scelta con il sindacato, ha da tempo auspicato che fosse attivato il commissariamento ai sensi della Prodi Bis. Oggi va dato atto alla Cgil di aver preso l’iniziativa nei confronti del Tribunale, creando le condizioni per il commissariamento dell’azienda a tutela dei lavoratori, in veste di creditori privilegiati. L’udienza del 4 settembre, alla conclusione del “concordato in bianco”, sarà il momento della verità per l’auspicabile insediamento del commissario.
In questo quadro, non posso che esprimere un giudizio fortemente negativo per l’atteggiamento dilatorio tenuto da Abbigliamento Grosseto, e dal nuovo amministratore delegato Maurizio Santoro, che non ho ancora avuto il piacere di conoscere. Non abbiamo la Fiat e non ci serve un Marchionne "di noialtri", mentre tutti stanno ancora aspettando un piano industriale serio, il pagamento degli stipendi e la materializzazione del fantomatico compratore. Personalmente mi auguro che nonostante le tensioni e il deterioramento dei rapporti fra i lavoratori, le diverse forze sindacali possano presto ritrovare unità d’intenti per tutelare al meglio tutti i lavoratori».