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Fonte:  CORRIERE DI MAREMMA

02 luglio 2015

Rubrica: Economia


Muro Eurovinil Parte la mobilità per i lavoratori


di Stefano Straccali
GROSSETO - I muri si possono scalare o abbattere. Quando non si hanno piccozze e funi e neanche le ruspe, non si può che batterci la testa. La fumata nera dal vertice romano sull'Eurovinil era attesa, ma fa male lo stesso. Una testata di proporzioni storiche perché affonda definitivamente un'eccellenza del territorio, che in cinquant'anni e passa di storia è stata all'avanguardia prima nel mondo dei giocattoli (fornitore Disney per un decennio), poi in quello della protezione civile. Tutto cancellato perché l'azienda non ne vuol sapere di fare concessioni, ma solo di rispettare i patti sottoscritti un anno fa: terminato l'anno di cassa integrazione, senza acquirenti via alla mobilità che ufficialmente partirà domani.
Ieri, nella sede del Ministero dello sviluppo economico, i vertici grossetani Canapa e Ruggiero e i rappresentanti dello studio legale romano che gestisce gli affari per conto di Survitec hanno alzato lo scudo di fronte a ogni richiesta: no alla proroga della cassa integrazione, no al ritiro dei licenziamenti, no ai contratti di solidarietà. Due ore di "no" scanditi in successione e poco altro. Nella fabbrica di via Genova resteranno circa 25 persone nel reparto zattere, più un'altra trentina di part time anche se finora solo pochissimi lavoratori hanno accettato i contratti proposti dall'azienda (8 mesi di cui 26 settimane garantite di impiego, ma senza ferie, permessi e parte del Tfr) e anche questo resta un nodo da sciogliere. "E' andata come ci aspettavamo, l'azienda non recede su nulla, le uniche cartucce le abbiamo sparate un anno fa quando abbiamo detto che non avremmo firmato la mobilità senza l'accordo sulla cassa integrazione - dice Fabio Della Spora di Femca Cisl - Purtroppo l'azienda non è aggredibile, non ha uno stato debitorio se non verso la capogruppo (la Survitec, ndr) e non c'è nulla su cui fare leva. Servirebbe che i dirigenti si mettessero una mano sul cuore, ma se lo volevano l'avrebbero già fatto". Piuttosto c'è perplessità perché l'Eurovinil ha richiamato al lavoro da ieri diverse persone quando ancora la mobilità non è scattata: "Valuteremo anche quest'aspetto, è molto strano", dicono i sindacati. "Incontro deludente nonostante l'atteggiamento più positivo di Ministero e Regione - dice Furto Santini di Filcgem Cgil - L'azienda sul ritiro dei licenziamenti ha chiuso ancora una volta le porte confermando il progetto di una dismissione totale a breve termine". Progetto che intanto vede l'addio all'advisor Coscione, il cui contratto è scaduto. Alcuni interessi che ruotano intorno all'Eurovinil e al ramo dismesso delle tende pneumatiche comunque restano, tanto che il 9 luglio è in programma un incontro con una società che opera nel settore della gomma e della plastica. Voci di corridoio riportano che si tratti di un'azienda svizzera. Che il miracolo arrivi dalla montagna?



 
 

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