UNA donna alla guida della Cgil Toscana. È la prima volta che accade, anche se il sindacato ha tantissime dirigenti e una lunga tradizione di impegno femminile. A prendere il posto di Alessio Gramolati, in carica da otto anni, è da oggi Dalida Angelini, eletta ieri nuovo segretario generale dal direttivo regionale con 89 voti su 100. Il passaggio delle consegne tra Gramolati e Angelini è frutto di una campagna di ascolto condotta dentro l’organizzazione senza indicare nessun nome svolta anche tra i delegati. «Penso che in ognuno di noi la Cgil solleciti passione, affetto, impegno», ha detto Angelini. «Mi sento addosso una grande responsabilità e per molti versi mi sento piccola di fronte alla grandezza del compito, per questo ritengo che la fiducia oltre che a me in parte la dovrete chiedere a voi stessi, perché il peso della Cgil Toscana non sarei in grado di portarlo da sola, le mie spalle non lo sopporterebbero. Questa responsabilità la posso reggere unicamente in un contesto e in un rapporto franco, leale e collegiale fra noi. Non perché voglio fuggire alle responsabilità che derivano dal ruolo, ma perché penso che una donna sola al comando non vada bene in nessun caso, ma soprattutto quella donna non potrei essere io».
Commosso e accompagnato da molti applausi anche Gramolati ha salutato la platea: «Lascio una Cgil unita, vi ringrazio tutti, finisco volentieri così. Io sono stato, sono e resterò sempre un uomo della Cgil. Non ho consigli da dare a Dalida perché ha fisico, cervello e passione». Il battesimo di Angelini, nata a Viareggio nel 1958, coincide con la presenza di Susanna Camusso oggi alle 18 agli incontri organizzati dalla Cgil alla Ricca di Serravalle Pistoiese: la segretaria generale discuterà di “Lavoratori e sindacati per una nuova Europa sociale” con il collega spagnolo Ignacio Fernàndez Toxo, il tedesco Reiner Hoffmann e l’inglese Owen Tudor.
Ad Angelini arrivano gli auguri di buon lavoro dai segretari di Cisl e Uil toscane e del segretario regionale del Pd Dario Parrini. Eppure nei confronti del govenro Renzi la neo segretaria non appare tenera: «Abbiamo tanti avversari e tante scelte politiche sbagliate da contrastare a partire da quelle di questo governo », dice nel suo primo discorso. «Per questo ritengo che il dialogo, il confronto delle idee siano l’unico modo per consentirci di liberare tutte le energie che abbiamo in termini di progettazione. Se le scelte sono il frutto di un processo di contaminazione reciproca senza che nessuno pretenda di essere titolare di una verità superiore, credo avrà buoni effetti anche sulla nostra capacità di mobilitazione ». (s.p.)