PIOMBINO Oggi doppio appuntamento per chiudere, dopo otto mesi di trattative con Cevital, la vicenda Lucchini: in mattinata al Mise si firma l’Accordo di programma sulle bonifiche ambientali, al pomeriggio Issad Rebrab procederà a formalizzare dal notaio l’acquisto definitivo dello stabilimento. L’Accordo di programma ai sensi dell’articolo 252 bis del codice ambientale, cioè in pratica il documento che chiarisce impegni e responsabilità del pubblico e del privato sulle bonifiche, è uno strumento fondamentale per l’attuazione del progetto integrato di messa in sicurezza operativa delle aree in concessione e di proprietà all’interno dell’area ex Lucchini, per la riconversione industriale e lo sviluppo economico e produttivo. Alla firma ci saranno Aferpi, ministero dell'Ambiente, ministero dello Sviluppo economico d’intesa con Regione (presente il presidente Enrico Rossi), Agenzia del demanio, Autorità portuale, Provincia, Comune di Piombino. «E’ un accordo – afferma il sindaco Giuliani – che nel giro di pochi mesi ci porterà all’effettiva bonifica con progetti coordinati tra la parte pubblica e privata. Un progetto che porterà lavoro per gli interventi previsti di riconversione, e riqualificherà l’area oltre a migliorare ambientalmente il sito con le bonifiche da realizzare per la messa in sicurezza del suolo nelle aree demaniali e in quelle private». Per questi interventi l’accordo prevede un finanziamento pubblici complessivo di 132,2 milioni di euro, così ripartiti: 50 milioni di euro per la messa in sicurezza delle aree demaniali di proprietà che rimangono a carico del privato incolpevole, cioè del nuovo soggetto acquirente che subentra alla Lucchini e che avrà l’obbligo di bonifica, anche se non direttamente responsabile del danno ambientale provocato in precedenza. Venti milioni di incentivi alle imprese con agevolazioni per investimenti di messa in sicurezza dei terreni, fabbricati, attrezzature e macchinari, 30 milioni per la riconversione dell’efficienza energetica e ambientale del ciclo siderurgico (fondi europei gestiti dalla Regione, che inizialmente dovevano servire a incentivare la realizzazione di un forno Corex), altri 32,3 milioni per agevolazioni agli investimenti anche di piccola e media impresa e per interventi di infrastrutturazione di aree produttive. «Aferpi, dal canto suo – dice una nota del Comune – ha presentato una polizza di fidejussione di 500 mila euro a favore della Regione che la legge prevede a carico del compratore a garanzia dell’esecuzione dei lavori di bonifica previsti. Nell’accordo Aferpi si impegna inoltre ad assumere entro il 6 novembre 2016, tutti i 2183 lavoratori dipendenti Lucchini, Vertek e Lucchini servizi».