Fonte: LA REPUBBLICA
Rubrica: Economia
LA GIO RNATA
IL caso Carrefour di Massa che apre dal 1° luglio h24, quello di Lucca che spegne le luci a mezzanotte, probabilmente stessa cosa per l’iper di San Giuliano (Pisa). I sindacati protestano e fanno appello ai sindaci e alla Regione, ma il neoassessore al commercio Stefano Ciuoffo affronta il tema senza preconcetti. «E’ una preoccupazione giusta quella espressa da Cgil, Cisl e Uil e fisserò subito un incontro», dice. «Ma la linea delle liberalizzazioni è stata ormai tracciata e la Regione non ha competenze, come ha dimostrato la battaglia sugli orari che è stata fatta in passato. L’unico strumento di cui disponiamo è quello del dialogo. Chiederò ai sindacati di motivare il loro allarme e all’azienda un incontro. Vorrei capire se la decisione di tenere il centro commerciale aperto la notte risponda alle esigenze emerse da un’indagine di mercato, di solito l’offerta dovrebbe rispondere a una domanda dei consumatori. Personalmente mi permetto di dubitare della necessità di fare la spesa alle tre del mattino. Non siamo nel centro di New York».Tre ipermercati aperti giorno e notte durante l’estate sembrano troppi all’assessore. «È chiaro che questa sperimentazione ha senso se risponde a una strategia economica. Se fosse un puro esercizio per tirare la corda intorno al collo dei dipendenti allora sarebbe preoccupante. Mi aspetterei progetti più condivisi e non un percorso fatto a spallate. Mi sorprende anche per questo che l’esperimento parta all’improvviso e cercherò di appurare se vengono fatte assunzioni ». Il sindaco di Lucca Alessandro Tambellini spiega: «Credo che la scelta di Carrefour risponda a precise esigenze dell’azienda e quindi anche dei lavoratori. Non credo che nel nostro territorio possano esserci aperture generalizzate di quel tipo». Alessandro Volpi, sindaco di Massa, primo h24 in Toscana spiega che i Comuni non hanno strumenti per opporsi: «Ma è un esperimento, Massa in estate ha quasi il doppio dei residenti, potrebbe esserci un mercato. Però sia chiaro: il supermercato non deve diventare un centro di aggregazione magari per comprare alcolici e non dobbiamo illuderci che il rilancio dell’occupazione passi da iniziative di questo tipo». Infine Alessio Biagioli di Calenzano: «Noi al momento non siamo coinvolti dalle aperture notturne e non ne vedo qui la necessità. Quello che mi preopccupa è la sicurezza dei lavoratori e una società che deve offrrire loro servizi adeguati».
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