Fonte: LA NAZIONE
Rubrica: Economia
NON VUOLE anticipare la discussione davanti al giudice, considerando che ha già dato mandato per impugnare il licenziamento da Ascom, ma fare qualche precisazione Paolo Coli, l’ex direttore. «Premettendo di avere già impugnato il licenziemento – spiega Coli – e che la sede opportuna per trattare le mie questioni è quella giudiziaria, voglio fare alcuni chiarimenti. Per il rispetto dovuto agli associati insieme ai quali ho avuto il privilegio di lavorare sino a pochi giorni fa». Inizia dalla contestata notula che sarebbe stata il motivo scatenante del licenziamento. «La notula da me regolarmente emessa ad Ascomservice srl il 19 dicembre 2014, strumentalmente posta a fondamento del licenziamento – sottolinea Coli – la stessa si riferisce a prestazioni professionali svolte su incarico della predetta società il cui svolgimento è ampiamente documentato. Non a caso, tengo a sottolineare, che ad oggi, né da parte della stessa società tramite il suo presidente, né da parte dei membri del Consiglio di amministrazione, né da parte della Cat srl sono state sollevate contestazioni di sorta. Tengo anche a precisare che il sottoscritto, per quanto riguarda Ascomservice è sprovvisto sia di potere di firma che di delega ai pagamenti. In merito alla questione organizzativa e gestionale citata da Ascom – prosegue Coli – , preciso che fino al 3 giugno 2015 non c’è stato nessun rallentamento o mio tentennamento nel proseguire l’opera di riorganizzazione e di sviluppo di vecchi e nuovi progetti. Questo può essere confermato dai soci coinvolti, dai collaboratori e dai dipendenti inseriti nei progetti. Mi preme, infine, in particolare ricordare che, quando sono arrivato nel 2013, gli stipendi ai dipendenti non venivano pagati regolarmente e avevamo dei mesi arretrati. Dal settembre 2013 al giugno 2015 abbiamo sempre pagato regolarmente e recuperato il pregresso. L’unico stipendio non pagato è quello del sottoscritto che ammonta a circa 750 euro mensili ed è fermo a novembre 2013. Vorrei ringraziare le decine e decine di associati e non che in questi giorni mi hanno espresso la loro piena solidarietà».
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