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"Chiudiamo il bilancio in attivo a dispetto di Cassandre e crisi"

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GROSSETO - "Grossetofiere chiude in positivo con quasi 11 mila500 euro di utile, che potrebbero essere oltre 100rnila di attivo tenendo conto delle immobilizzazioni. Tutto questo senza chiedere nulla a, nessuno e senza il sostegno degli azionisti". E' un Antonfrancesco Vivarelli Colonna, presidente di Grossetofiere, raggiante quello che ha spiegato i numeri del bilancio dell'anno appena trascorso. Soddisfatto per essere riuscito in un momento non certo facile per l'economia in generale a chiudere con un risultato positivo, dopo aver ereditato una situazione non certo facile per la società partecipata. "Grossetofiere è una rara eccezione essendo totalmente partecipata da enti pubblici che operando in completa autonomia finanziaria, chiude con un attivo consistente e senza chiedere un euro a nessuno. Non godiamo di nessun sostegno o sussidio e dimenticati dalla Regione Toscana, contraddicendo le cassandre che ritenevano il centro fiere non strategico". Il risultato è stato ottenuto, come spiegato dal direttore Carlo Pacini, contenendo i costi della produzione del 30%, effettuando tagli sui servizi e sul personale dipendente, e anche di fronte di minori investimenti la diminuzione dei ricavi è stata solo del 5%. Ma quali strategie? "Grossetofiere è una, società solida finanziariamente - ha ripreso Vivarelli Colonna - in grado di intraprendere senza timore i rischi di impresa che nelle manifestazioni fieristiche all'aperto sono altissimi. Del resto il 98% dei ricavi deriva da manifestazioni organizzate in proprio; un centro che è dunque poco sfruttato che senza di noi sarebbe una. `cattedrale nel deserto', visto che neppure i soci canalizzano su di esso eventi come pure la Regione e Toscana Promozione che preferiscono location anche più improvvisate". La nuova politica societaria non contemplerà il contenimento dei costi, puntando al rilancio e agli investimenti, come dimostrato con "Amo!" e ``Oltre Idea Sposi" e con i grandi eventi del 2015 già realizzati. Ma il vero obiettivo che Vivarelli Colonna non dice ma che si respira nell'aria e quello di puntare alla privatizzazione della società, costretta agli oneri del pubblico, senza, averne i vantaggi. "Voglio puntualizzare - conclude il direttore Pacini - che noi non graviamo sui cittadini perché anche eventuali differenze le ripianiamo con le riserve o sottraendole alla promozione e alle attività". Nel 2014 sono stati ospitati 520 espositori (+4%) e 48mila visitatori. Non manca la polemica: "Non godiamo di nessun sostegno o sussidio e siamo dimenticati dalla Regione Toscana che preferisce altre location per gli eventi"

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