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Fonte:  CORRIERE DI MAREMMA

29 giugno 2015

Rubrica: Viabilità-trasporti


Maremma pericolosa per i ciclisti


GROSSETO_ Maremma pericolosa per le biciclette. Lo dice l'ultimo rapporto pubblicato dall'Istat sulla mobilità urbana. Dice testualmente: "... Nonostante il tasso di mortalità riferito all'uso della bicicletta sia mediamente più basso nei comuni capoluogo, alcune città presentano valori critici (oltre il doppio della media Italia, e in qualche caso persino superiori a quelli riferiti alle autovetture): undici nel Nord (Cuneo, Asti, Brescia, Pavia, Lodi, Vicenza, Treviso, Udine, Pordenone, Parma e Ferrara), sette nel Centro (Massa, Lucca, Livorno, Grosseto, Fermo, Rieti e Latina) e soltanto due nel Mezzogiorno (Foggia e Iglesias)". Da sottolineare che per quanto riguarda le città. "pericolose" del centro Italia, Grosseto è in compagnia di Massa, Lucca e Livorno. Su sette città del centro "a rischio" per i ciclisti ben quattro sono toscane. Sì, perché i toscani amano la bicicletta al pari degli emiliani, ad esempio, ma a differenza di loro forse hanno meno piste ciclabili e sicurezza sulle due ruote. Comunque sia Grosseto si colloca tra le città in cui andare in bicicletta può essere pericoloso. Lo dice il rapporto Istat ma, lo dice soprattutto la cronaca.

Muore "mamma ciclista"

E' il 27 marzo, una bella giornata di sole nonostante ancora non sia molto caldo. Gisella Alonzo, una simpatica e sportiva signora di Castiglione della Pescaia, 59 anni, mamma di due figli e molto impegnata su vari fronti, è in bicicletta con due amici come lei appassionati della due ruote. I tre stanno percorrendo la strada tra Marina e Castiglione quando all'improvviso arriva da dietro un Fiorino che li investe. Gisella Alonzo viene trasportata all'ospedale di Siena in condizioni gravissime. Muore il giorno dopo e dona gli organi. Tutti avevano sperato sino alla fine che ce la potesse fare. Invece non è stato così e Gisella è morta all'ospedale Le Scotte. Turista in bici travolta e uccisa Passano appena 4 giorni e il primo aprile si è costretti di nuovo a parlare del difficile rapporto tra sicurezza stradale e bicicletta. Fernanda Spagna, una donna di 67 anni, di Como, in vacanza con il marito a Follonica, viene travolta e uccisa sul colpo da un camion che sta facendo retromarcia nei pressi di un cantiere. La donna è stata investita da un camion betoniera all'incrocio tra via Massetana e via Sanzio. Poche ore dopo la polizia municipale chiede che i testimoni si facciano avanti per chiarire la dinamica.

Ciclista travolto da un'auto

Il 25 maggio cambia scenario (da Follonica si passa a Principina) e per fortuna anche la conclusione (il ciclista è grave ma sopravvive) ma non la drammaticità dell'ennesimo incidente che va a incrementare il rapporto Istat. A Principina Terra r n ciclista di 81 anni stava percorrendo la ciclabile e quando questa si interrompe ha attraversato il ponticello. Proprio in quel momento è arrivata un'auto condotta da un grossetano di 77 anni. L'impatto è stato violento. Il ciclista è stato sbalzato a terra con violenza.

2013 anno terribile insorgono le associazioni Le strade pericolose per i ciclisti non sono un problema di quest'anno. Nel 2013, agli inizi di agosto, due incidenti mortali nello stesso luogo, via della Repubblica, mobilitarono il popolo dei ciclisti. E così in via della Repubblica fece la sua comparsa una bicicletta bianca, simbolo riconosciuto in tutta Europa a ricordo delle vittime di incidenti in bici, sul luogo di uno dei due incidenti.

La passione per la due ruote non accenna a diminuire Nonostante gli incidenti, e forse a causa della crisi economica e della carenza dei parcheggi, la voglia di muoversi in bicicletta non diminuisce. Anzi continua a crescere tanto che l'associazione Fiab Grosseto ciclabile ha proposto al Comune la creazione di un ufficio mobilità ciclabile. Forte anche dei numeri dell'ultimo "Giretto d'Italia" (manifestazione organizzata da Legambiente e Fiab). Numeri che parlano infatti chiaro e mostrano un trend di crescita. Se nel 2011, in sole due ore dalle 7,30 alle 9,30, si contarono 1099 biciclette di passaggio ai tre check point in città, nel 2013 ne sono state registrate 1466. Un aumento di 367 ciclisti. "Non saranno i numeri delle città, del nord - dice Fiab - ma la crescita è incoraggiante".

Beatrice Masci


 
 

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