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Fonte: IL TIRRENO
Rubrica: Viabilità-trasporti
FIRENZE Irricevibile. E «inammissibile». Due parole e si blocca (per ora) la battaglia dei francesi contro la gara miliardaria della Toscana per avere un gestore unico del trasporto pubblico regionale. Il Tar, infatti, respinge il ricorso presentato da Rapt Dev, la società che gestisce la metropolitana di Parigi - attraverso la controllata Autolinee toscane: obiettivo del colosso transalpino impedire che venisse svolta la gara, la prima del genere in Italia. La Toscana sperimenta la gestione unica del trasporto pubblico per 9 anni: 100 milioni di chilometri l’anno a un prezzo di base non superiore a 190 milioni di euro l’anno più Iva. In più il rinnovo del parco veicoli, fornendo circa 1500 bus nuovi. Secondo i francesi, le condizioni di pre-gara imposte dalla Toscana non sarebbero state eque. Avrebbero favorito il consorzio fra le aziende locali che già gestiscono il servizio e che si sono messe insieme per presentare un’offerta. Il Tar, invece, ha ritenuto corrette le condizioni individuate da chi ha redatto il bando. Perciò ora i due concorrenti - i francesi e il consorzio Mobit (fra le società toscane) devono presentare l’offerta economica e tecnica entro il 22 luglio, per evitare l’esclusione. «Prendiamo atto con soddisfazione della decisione del Tar - dice il governatore Enrico Rossi - che conferma la bontà del lavoro dei tecnici della Regione nella predisposizione del bando. Il nostro obiettivo è di garantire ai cittadini un servizio sempre migliore, gestendo l’evoluzione del trasporto pubblico e tutelando sia gli utenti sia i 5.400 lavoratori del settore». Soddisfatto anche l’assessore ai Trasporti, Vincenzo Ceccarelli, soprattutto perché il bando è stato rivisto recependo indicazioni dell’Autorità garante della concorrenza: «La struttura regionale ha fatto fronte alle centinaia di quesiti inviati dai 6 soggetti che avevano manifestato interesse per la gara e agli interventi migliorativi reclamati dall'Autorità dei trasporti e da quella per la concorrenza. L'avvocatura regionale ha affronto con successo due ricorsi al Tar. Ora attendiamo serenamente la presentazione delle offerte entro il 22 luglio». Poi si riaprirà, la stagione delle guerre al Tar. E al Consiglio di Stato, anche contro la decisione appena presa.(i.b.)
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