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Fonte:  IL TIRRENO

03 luglio 2015 02:00

Rassegna stampa, IL TIRRENO, Economia


Data e ora di scadenza: 03 luglio 2015 02:00

Sos Eurovinil, coro di no contro il “metodo” Survitec


Reazioni furiose all’indomani della fumata nera a Roma con i vertici della società
La multinazionale è nel mirino. La Regione: «Sosteniamo chi rileverà l’azienda»

GROSSETO Da oggi tutti i lavoratori Eurovinil a casa: dopo la riunione al Mise finita con un no all’ipotesi di 6 mesi di contratti di solidarietà, arrivano reazioni durissime contro il “metodo Survitec”. Marras. Il neoconsigliere regionale Leonardo Marras spara a zero e parla di «una sordità sconcertante, un disinteresse colpevole da parte della Survitec». L’incontro con la multinazionale che ha rifiutato ogni proposta di Governo e sindacati «è una prova chiara di quanto l’azienda sia disinteressata a investire in Italia e alla sorte dei suoi lavoratori. Survitec ha praticato un’economia di rapina, svuotato e sfruttato la tecnologia Eurovinil abbandonandola a se stessa come un guscio vuoto. La Survitec cancella le professionalità e il know how altamente specializzato di un’eccellenza maremmana: è colpevole di uccidere un’azienda sana. È necessario che Regione e Governo verifichino reali interessamenti da parte di imprenditori più seri di quelli che finora hanno guidato Eurovinil». Regione. E proprio l’ente regionale invia una nota spiegando di «non allentare l’attenzione sulla vicenda e mantenere aperti attraverso i propri uffici i contatti con la proprietà, in vista di un incontro a breve con un soggetto interessato a rilevare il sito. L’obiettivo, è il presidente Enrico Rossi a sottolinearlo, è illustrare a chi ha dimostrato interesse in questa direzione gli strumenti normativi già disponibili a sostegno della riapertura dell’attività. La Regione mantiene intero il proprio impegno per garantire alla settantina di lavoratori in mobilità una seria prospettiva occupazionale». Sel. Solidarietà ai lavoratori è espressa da Sel che giudica la notizia del fallimento dell’incontro al Mise con i vertici dell’azienda come «l’ennesima catastrofe occupazionale per Grosseto e la Maremma. Siamo di fronte ad una carneficina quotidiana di posti di lavoro». Sintonia con le parole di Cgil e Rsu dopo l’incontro a Roma: “il Governo dovrà, prima o poi, studiare il modo per rivalersi verso quelle multinazionali che vengono, prendono incentivi, sfruttano territorio e lavoratori e se ne vanno”. Crediamo che questo Governo e il partito che lo guida abbiano dimostrato di voler conservare e ampliare i diritti delle grandi imprese e delle multinazionali e distruggere quelli dei lavoratori. L’ultima presa di posizione di Renzi e del Pd, dopo le classiche giravolte nel peggior stile italico, contro Tsipras e la sua volontà di costruire un’Europa democratica sono la dimostrazione della scelta di campo fatta da questo Governo che a Roma si dispiace di non aver nessun potere sui vertici di una multinazionale e a Bruxelles non fa niente per ottenerli». Rossi. Tuona Fabrizio Rossi, capogruppo di An-Fdi. «Rammarico e indignazione per il metodo dei vertici di Eurovinil nel liquidare la pratica licenziamenti degli operai. Ancora la nostra città è vittima di multinazionali senza scrupoli che prediligono la globalizzazione con manodopera a basso costo, calpestando la dignità dei lavoratori e delle famiglie grossetane. Il partito auspica una soluzione diversa al puro e semplice licenziamento che farebbe saltare molte opzioni a tutela dei lavoratori».


 
 

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